Frascineto - Guida Turistica

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.: FRASCINETO
 Frascineto è un comune di 2.500 abitanti della provincia di Cosenza: dal medioevo c'è una minoranza albanese. Frascineto ed Eianina, parti di un unico Comune, adagiate alle falde del Monte Pollino, sono fra le più conosciute comunità Arbëresh. Frascineto fu popolata, alla fine del sec. XV, dai profughi albanesi emigrati in Italia in seguito all'invasione turca dell'Albania.Eianina, originariamente Porticilli, fu fondata anch'essa da profughi albanesi nello stesso periodo storico. Hanno dato i natali ad illustri personaggi della cultura Arbëresh quali il vescovo Domenico Bellusci (1774-1883), i poeti Achille Parapugna (1855-1883) e Costantino Arcuri (1810-1871) il critico e scrittore Vincenzo Dorsa (1823-1885), il poeta Bernardo Bilotta (1843-1918) ed altri ancora. Tra i contemporanei recentemente scomparsi ricordiamo il prof. Luca Perrone (1920-1984), il prof. papas Giuseppe Ferrari (1913-1990) docente di Lingua e letteratura albanese presso l'Università di Bari, il poeta papas Domenico Bellizzi (Vorea Ujko 1918-1989).
  Dopo la morte dell'eroe nazionale dell'Albania, Giorgio Castriota Skanderbeg (18.01.1468), molte famiglie albanesi preferirono emigrare in Italia per non essere sottomesse dal dominio turco che, ben presto, occupò tutta l'Albania. Gli albanesi di Frascineto giunsero in Italia verso il 1470-78, passando da un luogo all'altro finché nel 1490, grazie all'assenso dell'abate del monastero greco di San Pietro che assegnò loro alcune terre dell'abbazia, si insediarono nell'attuale sito di Frascineto, già detto Casal San Pietro. Prima dell'arrivo degli albanesi, si ha notizia di un casale distrutto durante le feroci guerre fra angioini e aragonesi, ciò fa supporre che gli albanesi abbiano fondato il nuovo casale insieme ai superstiti latini, e a suffragare tale ipotesi c'è via dei latini, "ka le tiret", che evidentemente indicava la zona occupata dai latini.
  Ai fedeli si deve l'edificazione dell'attuale chiesa di Santa Maria Assunta, ampliata e restaurata nella seconda metà del XVIII secolo con il contributo del popolo di Frascineto. Gli albanesi dipendevano, in un primo tempo, dalla Chiesa di San Pietro, di rito greco. Il borgo crebbe ulteriormente nel XVI secolo con l'arrivo di altri gruppi albanesi provenienti dal Casale del Monte (oggi Monte di Cassano, contrada a sud di Frascineto) e prese il nome di Casalinuovo del Duca, solo nel 1552 prese il nome di Frascineto con la fusione dei due casali. A tale periodo risale la ricostruzione della Chiesa del Purgatorio, sita nell'attuale piazza Skanderbeg che, recentemente restaurata, è dedicata a Santa Lucia, alla quale è dedicata una cappella nell'omonimo rione "Ka Salucia". Prima degli albanesi fu antica colonia saracena, probabilmente nel sec. VIII. Personaggi illustri del luogo furono: Don Domenico Bellusci (1734-1833),vescovo e rettore del collegio di Sant'Adriano in San Demetrio Corone; Vincenzo Dorsa (1823-1885) letterato e filosofo, critico e studioso di folclore; Bernardo Bilotta (1843-1918), filosofo e scrittore. Gli abitanti si chiamano Frascinoti.